Collezione: SEPPIA

La prima cosa da tenere in mente è che la pesca al calamaro avviene quando questo cefalopode, un po’ come la seppia, si trova più vicino al fondale, cioè nelle ore più buie del giorno. Posto che i momenti migliori, quindi, siano l’alba e il tramonto, bisogna trattare la differenza principale: la pesca da terra del calamaro è conosciuta come eging, tecnica di cui abbiamo già parlato diffusamente in passato, mentre la pesca dalla barca di questi organismi è conosciuta come “traina“. 

In entrambe i casi, a ogni modo, si parla di un tipo di pesca che esprime il massimo dei suoi risultati se praticata durante l’inverno, nei pressi di fondali con una profondità di circa 25 metri piuttosto sabbiosi, idealmente con macchie di posidonia.

E’ piuttosto facile capire quando il calamaro abbocca con questa tecnica di pesca: lo strattone sull’ esca è piuttosto violento, ma è sempre e comunque bene dotarsi di una canna da pesca con terminazione piuttosto sensibile anche a dispetto di questo fattore.